Calzature antinfortunistica
Categorie di sicurezza: protezioni e condizioni di utilizzo
Ogni lavoro, ogni professione necessita di una calzatura idonea a garantire il massimo livello di protezione e comfort, per questo motivo è stata attribuita una diversa categoria per ogni condizione di utilizzo delle calzature.
Tra gli aspetti principali che determinano la classe di appartenenza di ogni scarpa ci sono sicuramente:
le protezioni da agenti esterni pericolosi;
le condizioni di utilizzo che possono essere di lavoro in luoghi all’aperto o al chiuso
Scarpe di tipo I: SB
Le calzature di Tipo I prevedono la scarpa antinfortunistica “base” che è identificata con il codice SB e che presenta un puntale rinforzato in acciaio per proteggere le dita dei piedi dalla caduta di oggetti pesanti, mentre la sua suola è resistente agli oli. Si tratta insomma di una scarpa piuttosto leggera e antiscivolo il cui look è praticamente simile a una sneaker.
Sono adatte per i baristi e per chi si svolga la propria opera in laboratori o industrie alimentari, nonché in aziende farmaceutiche.
Scarpe di tipo I: S1
Le calzature identificate con il codice S1 presentano anch’esse la protezione in punta, ma la loro suola tutela maggiormente il lavoratore in quanto non solo è antiscivolo per quel che riguarda gli oli, ma anche per gli idrocarburi. Inoltre l’area del tallone è strutturata come shock absorber per evitare di trasmettere gli urti che, con l’andar del tempo, potrebbero portare a dei problemi per quel che riguarda la corretta deambulazione.
Sono altrettanto adatte alle mansioni di cui sopra e sono consigliate inoltre per chi svolge lavori quali falegname, magazziniere, dipendenti di industrie meccaniche, imbianchino ed elettricista. In particolare, le scarpe per gli elettricisti non devono avere al loro interno parti in metallo e devono presentare una suola non conduttiva.
Le scarpe antinfortunistiche maggiormente vendute sono però le S1P, cioè quelle munite anche di lamina antiperforazione, proprio grazie a questa caratteristica aggiuntiva, sono l’ideale anche per chi svolge mansioni all’esterno o per chi si trovi a lavorare occasionalmente in cantieri dove si può riscontrare la presenza di chiodi, calcinacci, schegge di legno o di metallo. Sono quindi perfette sia per meccanici, sia per quegli artigiani come gli elettricisti, i falegnami, gli idraulici. Agli idraulici, in particolare è consigliata la scelta di calzature di questa tipologia che però presentino il codice SRC, quindi con suola antiscivolo su diverse superfici.
Scarpe di tipo I: S2
Le scarpe identificate con il codice S2 aggiungono anche l’idrorepellenza all’acqua, ciò non significa però che possano essere considerate totalmente impermeabili perché l’acqua può penetrare tra la suola e la tomaia, si tratta insomma di calzature che assicurano il piede asciutto in caso si lavori all’esterno.
Scarpe di tipo I: S3
La categoria S3 prevede che, oltre alle caratteristiche appena elencate, figuri anche la soletta antiperforazione per lavorare in sicurezza su terreni accidentati e nei cantieri.
Le calzature con la sigla S3 offrono un alto grado di protezione. Sono le scarpe ideali per l’edilizia, per chi presta la propria opera in agricoltura e in officine. Se vengono scelte con il codice aggiuntivo WRU si dimostrano perfette per lavorare all’esterno anche nei giorni di maltempo, infatti possiedono una membrana che evita la penetrazione dell’acqua per almeno 15 minuti. Chi lavora all’esterno deve però pensare anche alla stagione fredda e se le scarpe portano il codice CI, cioè antifreddo, sono quelle da adottare durante l’inverno.
S1, S2, S3 + HRO
Le scarpe con sigla S1, S2, S3 possono essere proposte anche con la caratteristica aggiuntiva HRO, cioè con suola resistente al calore e sono consigliate per i lavoratori che si trovano in ambienti le cui superfici possono essere calde, quindi saldatori e addetti delle industrie metallurgiche.
Scarpe di tipo II: S4 e S5
Le calzature in gomma e in materiali polimerici, cioè quelle totalmente impermeabili che possono sopportare l’immersione in acqua e che sono classificate come Tipo II, portano invece i codici S4 ed S5. Le prime sono fornite di puntale rinforzato, suola antiscivolo e antistatica e protezione del tallone, le seconde (S5) aggiungono a tali caratteristiche anche la lamina antiperforazione.
Sono le calzature da indossare per chi lavora in impianti di lavaggio, in aziende zootecniche e in industrie dove sia prevista la presenza di fondi bagnati.
Codici addizionali
Per quel che riguarda invece le caratteristiche addizionali che le diverse scarpe antifortunistiche possono avere, le normative europee prevedono questi codici:
– P – per suola anti perforazione
– E – per suola in grado di assorbire energia nella zona del tallone
– M – con tomaia che prevede protezione specifica del metatarso
– A – scarpa antistatica che disperde l’accumulo di cariche elettrostatiche
– C – conduttiva per assicurare l’isolamento da scariche elettriche
– WR – con tomaia resistente all’acqua
– WRU – con tomaia resistente alla penetrazione e all’assorbimento dell’acqua
– CI – che assicura l’isolamento dal freddo
– HI – che assicura l’isolamento dal calore
– HRO – con suola resistente alle alte temperature (fino a 300° per un minuto)
– AN – con rinforzo per la protezione del malleolo
– CR – con protezione interna per resistere al taglio
– FO – resistenza agli idrocarburi
– SRA – antiscivolo su superfici ceramiche e su detergenti
– SRB – antiscivolo su superfici in acciaio e su glicerina
– SRC – assomma le caratteristiche dei tipi SRA e SRB.